18 luglio 2021 - 08:13

Il dirigibile Goodyear torna su Milano dopo 10 anni: «Leggerezza e stabilità, lo sguardo vola oltre la città»

È il mitico Blimp della Goodyear, uno «Zeppelin» blu con la scritta gialla che in questi giorni, alzando gli occhi al cielo, è possibile veder solcare i cieli attorno al capoluogo

di Marco Passaro

Il dirigibile Goodyear torna su Milano dopo 10 anni: «Leggerezza e stabilità, lo sguardo vola oltre la città»
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A scorgerlo da lontano, pronto al decollo dal prato verde di Vairano Vidigulfo, nel Pavese, sembra un pallone da rugby gigante piazzato a centro campo. Soltanto avvicinandosi si percepisce la sua effettiva grandeur (oltre 70 metri per migliaia di metri cubi di volume). È il mitico Blimp della Goodyear, uno «Zeppelin» blu con la scritta gialla che in questi giorni, alzando gli occhi al cielo, è possibile veder solcare i cieli attorno a Milano. L’ultima volta era successo dieci anni fa. Scopi promozionali, beninteso, ma anche punto di osservazione panoramico per le riprese del Wep, il Mondiale Endurance 2021 per vetture Sport prototipo o Gran turismo, in programma all’autodromo di Monza.

La Milano osservata dai finestrini di un dirigibile è una suggestione che va oltre i luoghi comuni. Anche perché è la sensazione stessa del volo a rendere la potenza dell’aria più percepibile rispetto a un aeroplano, così come la presenza dello spazio attorno. Ci si sente sospesi e sospinti dai venti, ma si gode di una meravigliosa sensazione di leggerezza e stabilità. La rotta la decidono le correnti, troppo impetuose sopra il centro città, tanto da impedirne il sorvolo. Alla partenza, verso le 17 di ieri, si decide dunque di costeggiare la metropoli in un volo durato circa un’ora e mezzo. Dopo essere passati sopra a Pavia, muso puntato sulla periferia Sud di Milano, sopra ai Navigli, sfumando verso Ovest, fino all’ex area dell’Expo.

Lo skyline dei grattacieli, gli inconfondibili profili della città, dallo stadio Meazza alla Velasca, non oscurano l’altro spettacolo meneghino. Basta volerla guardare e Milano ci mostra anche la bellezza della sua periferia qui immersa nella campagna. Da 300 metri in quota, i campi solcati dai canali sembrano irradiati di luce. E i quartieri appaiono eleganti nelle loro forme regolari e geometriche intervallate dalle stradine e incorniciate dai «petali di fiori» disegnati dagli svincoli autostradali. Il silenzio sopra Milano non è solo quello che accoglie lo sguardo verso la Madonnina, ma anche quello che lo apre sui confini, più difficili da vedere.

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