Sport

Il rugby oltre la crisi, nasce la nuova Superlega

Due le italiane in gara: Zebre e Benetton. La comunicazione affidata a Roc Nation di Jay-Z
2 minuti di lettura

Promuovere il rugby oltre gli stereotipi, anche quando sono affascinanti e nobili come l'immagine della maglia sporca, al terzo tempo e alla birra in compagnia. Con questo intento il neonato campionato United Rugby Championship, lega chiusa che prende il posto del Pro14, ha affidato la propria comunicazione a Roc Nation, fondata dal rapper Jay-Z. La stessa agenzia che cura l'immagine di Romelu Lukaku, per capirsi, e di molte stelle dell'Nba. Con lo stesso spirito lo scorso aprile la Federazione italiana rugby ha affidato la presidenza delle Zebre, superteam di cui è proprietaria, a Michele Dalai, scrittore, editore, uomo di radio e manager culturale. Proprio le Zebre e la Benetton, vincitrice dell'ultima Rainbow Cup, sono le due squadre italiane che partecipano allo United Rugby Championship affrontando team irlandesi, gallesi, scozzesi, sudafricane.

 

Più noti all'estero che in Italia

Il primo match nel Urc delle Zebre, in casa contro i sudafricani dei Lions, sarà trasmesso il 24 settembre alle 18:35 dalla piattaforma streaming di Mediaset. Il giorno dopo alle 14 la Benetton incontrerà gli Stormers, sempre sudafricani. "Sarà uno spettacolo di altissimo livello - dice Dalai - noi e la Benetton, insieme, abbiamo a contratto quasi tutti i giocatori della Nazionale italiana, oltre a stranieri molto forti. L'augurio, tramite la nostra partecipazione allo United Rugby Championship, è riuscire ad avvicinare il pubblico a uno sport di battaglia bellissimo, che va capito a partire dalle sue basi: lo sforzo, l'avanzamento collettivo, il passaggio all'indietro". Oggi i giocatori delle zebre sono più noti all'estero che in Italia. "Nei Paesi anglosassoni troviamo i fan ad aspettarci in aeroporto, sarebbe bellissimo che presto succedesse anche qui da noi", racconta Dalai.

 

Oltre il rugby: da Zaki ai diritti Lgbt

Oltre all'aspetto sportivo, le Zebre negli anni sono distinte per l'impegno e i messaggi sociali. La squadra è stata premiata da Amnesty International per la campagna a sostegno della liberazione di Patick Zaki, trentenne studente dell'università di Bologna detenuto in Egitto dal 7 febbraio 2020. Le Zebre hanno inoltre partecipato al progetto Rugby negli ospedali di Valeria Morgia e si spendono per la promozione dei diritti delle persone Lgbt, tingendo dei colori dell'arcobaleno il proprio logo nelle giornate del Pride. "A fronte di tanti messaggi giusti che il rugby può veicolare, ce n'é uno sbagliatissimo e che ha fatto solo male a questo sport: la contrapposizione col calcio - dice Dalai - Io stesso sono tifosissimo di calcio. I nostri giocatori hanno amici calciatori. Si può amare una cosa senza per forza doverne detestare un'altra. La nostra federazione sta lavorando per creare un rapporto diretto ed esclusivo con Figc".

 

Il futuro della Nazionale

Il campionato United Rubby Championship nasce in un momento di speranza per il movimento rugbistico in Italia. Se è vero che nelle ultime 30 partite del Sei Nazioni la nazionale maggiore non ha mai vinto, a livello giovanile i segnali sono ottimi. "La nostra Under 18 ha vinto contro l'Inghilterra in trasferta. L'Under 20 ha sconfitto con margine la Scozia. Siamo forti. Lo saremo sempre di più. Anche per quanto riguarda il Sei Nazioni, la tendenza va invertita", dice Dalai, scelto come vertice delle Zebre dal presidente federale Marzio Innocenti. "Avevo un'esperienza manageriale in editoria e sono da sempre appassionato di sport, per passione e come giornalista. Passare dal commentare gli errori altrui a dovere risolvere problemi in prima persona è molto emozionante".

 

 

 

 

I commenti dei lettori